Come nasce una passione
Vivai Simona Donnini
Tutto ebbe inizio con mio padre, Mario Donnini, quando, in pieno secondo conflitto mondiale, all’età di 12 anni, forse anche per esorcizzare la guerra, prese a seminare le prime piantine in un campo.
Una volta cresciute, ne faceva dei mazzi che riponeva in cassette, pronte per essere vendute nelle fiere o nei mercati. Coltivava cipolle, cavoli, verze, finocchi, pomodori, peperoni, melanzane.
Il suo mezzo di trasporto era il carro trainato dal somaro, a bordo del quale partiva per recarsi a Colfiorito, Nocera, Gualdo Tadino, Spoleto, persino a Terni. Raramente si serviva del treno.
Ed ogni volta affrontava un’avventura diversa. Spesso era il tempo a decidere: durante il tragitto, a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche, era costretto a riparare presso qualche famiglia, anche per dare ristoro al suo fedele compagno di viaggio.
La passione per la coltivazione delle piante è continuata negli anni successivi, quando mio padre sperimentò pionieristicamente la prima serra rudimentale fatta di finestroni, all’interno della quale riponeva le cassette seminate.
Da qui l’azienda si è evoluta, producendo sempre più colture e varietà. Nel frattempo cambiò anche il mezzo di locomozione. Iniziarono così i primi, numerosi, viaggi con il camion alla volta della Toscana (Pistoia, Pescia…) o delle Marche, effettuati allo scopo di acquistare prodotti qualitativamente migliori ed ampliare le sue conoscenze e competenze nel settore del florovivaismo.
Il resto è storia recente.
Ora che mio padre se n’è andato, ho raccolto la sua pesante eredità e mi prendo cura dell’azienda col sostegno morale di mia madre Leda.
Continuo a fare mercati: il martedì mattina sono a Gubbio, mentre il giovedì potete trovarmi a Gualdo Tadino. Porto sempre con me l’amato cappello di papà, un accessorio che lo ha caratterizzato per tutta la sua vita e che custodisco gelosamente.
Vi chiederete quando è nata la mia passione per questo lavoro.
Ricordo nitidamente che già all’età di tre anni ero particolarmente attratta dal mondo naturale; sono gli anni delle scoperte ma anche quelli vissuti accanto ai genitori, ai quali chiedi il perché di tutte le cose.
Ma è il caso di dire che “non sono solo rose e fiori”: mandare avanti un’azienda come la mia, dislocata su due sedi, a Capodacqua di Assisi la principale e a Rivotorto l’altra, richiede molti sacrifici ed impegno costante.
Frequento corsi di aggiornamento, mi documento, viaggio, ma soprattutto sperimento prodotti, semi, attrezzature, tecnologie; ascolto i miei clienti, cercando di fornire consigli che si rivelino preziosi per la buona riuscita delle piante, mi approprio di ogni informazione utile a migliorare la qualità delle mie produzioni.
Le mani sporche di terra, il sudore, le ore interminabili di fatica mi mettono in contatto con una natura affascinante ma al contempo bizzarra.
Dopo la semina, è un’esperienza unica veder germogliare le piante, farle crescere con cura e portarle al momento della vendita. Adoro praticare potature e veder spuntare le prime gemme dopo il riposo invernale, quando la natura ritorna ciclicamente a dare i suoi frutti.
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